RIDUZIONE DEGLI ONERI DI SS. MESSE

L’accettazione di un’intenzione per la celebrazione di una S. Messa e di un’offerta in occasione di essa costituisce un grave obbligo di giustizia per il sacerdote, che pertanto deve soddisfare personalmente o tramite un altro. Se un sacerdote ha ricevuto un certo numero di intenzioni per la celebrazione di SS. Messe e si trova impossibilitato a celebrarle, può, per mezzo del suo confessore, sollecitare la Penitenzieria Apostolica onde ottenere una riduzione degli obblighi.

Un sacerdote penitente che si trova realmente impossibilitato a celebrare, personalmente o per mezzo di altri, le SS. Messe che gli sono state chieste, può sollecitare tramite il suo confessore che gli sia concessa una riduzione. Per questo il confessore, omettendo il nome del sacerdote penitente, dovrà scrivere una lettera alla Penitenzieria Apostolica indicando:

  • il numero di SS. Messe che non sono state applicate;
  • il motivo per il quale il sacerdote non le ha applicate e come ha utilizzato le offerte ricevute per la celebrazione;
  • l’età almeno approssimativa del sacerdote;
  • lo stato di salute;
  • il numero di SS. Messe che potrebbe applicare personalmente o incaricando altri sacerdoti.

La Penitenzieria Apostolica, dopo aver valutato tutte le informazioni contenute nel ricorso, procederà eventualmente alla riduzione della quantità di SS. Messe che non sono state applicate, imponendo l’obbligo di celebrare o di far celebrare un numero minore di esse e per il resto si provvederà dal “tesoro della Chiesa”.

Se ad essere onerato dell'applicazione anziché una persona fisica fosse una persona giuridica, allora la petizione dovrà essere indirizzata al Dicastero per il Clero.

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Notificazione della Penitenzieria Apostolica

Il Motu Proprio “Assegnare alcune competenze”, in vigore dal 15 febbraio 2022, al proposito delle intenzioni delle Sante Messe così dispone: «La riduzione degli oneri delle Messe, da farsi soltanto per causa giusta e necessaria, è riservata al Vescovo diocesano e al Moderatore supremo di un Istituto di Vita Consacrata o di una Società di Vita Apostolica clericali».

A seguito di alcune richieste in merito, si precisa che Papa Francesco, nell’Udienza concessa al Cardinale Penitenziere Maggiore e al Reggente il 3 marzo 2022, ha confermato la prassi vigente per il foro interno, ovvero che se un sacerdote ha ricevuto un certo numero di intenzioni per Sante Messe e si trova impossibilitato a celebrarle, può, per mezzo del proprio Confessore, ricorrere alla Penitenzieria Apostolica, che dopo aver valutato il ricorso sulla base delle informazioni ricevute, agirà di conseguenza. Di tutti i casi di eventuale riduzione di oneri di Sante Messe, il Penitenziere Maggiore informerà il Santo Padre in Udienza privata.

Il Sommo Pontefice Francesco, in data 3 marzo 2022, ha ordinato la pubblicazione di tale notifica.

Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 15 marzo 2022.

Mauro Card. Piacenza
Penitenziere Maggiore

Mons. Krzysztof Nykiel
Reggente

Particolare dell'altare di San Giovanni Nepomuceno nell'abbazia di Zwiefalten (Baden-Württemberg)

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